Contratti
Perché scegliere di associarsi ad Atucons
L’attuale tariffa luce e/o tariffa gas è poco conveniente perché la spesa in bolletta è troppo alta? ATUCONS Associazione Tutela Consumatori seleziona le migliori aziende Fornitrici e ottiene dei prezzi migliori rispetto al singolo utente;
il servizio clienti dell’attuale fornitore non è reattivo? ATUCONS interviene al posto tuo sfruttando canali privilegiati con i vari fornitori, per il semplice fatto, che essendo un gruppo di acquisto, quando il fornitore è contattato da Atucons, è contattato da tutti i suoi associati;
la tua fornitura è attiva nel mercato di Maggior Tutela e vuoi passare al mercato libero per non trovarti impreparato quando nel 2020 il mercato tutelato scomparirà? Atucons attraverso il gruppo di acquisto tutela il consumatore che si troverà orfano del mercato tutelato.
Differenze tra Mercato Tutelato e Mercato Libero
Innanzitutto il prezzo luce ed il prezzo gas: nel mercato di maggior tutela, il prezzo viene stabilito dall’Autorità e cambia ogni tre mesi; viceversa nel mercato libero è il fornitore a stabilire il prezzo secondo regole di libera concorrenza. Spesso, le offerte del mercato libero prevedono un prezzo fisso per uno o due anni, mentre nel mercato di maggior tutela non è possibile bloccare il’prezzo dell’energia per quanto riguarda la luce o il prezzo materia prima gas per la bolletta del gas.
Le altre componenti della bolletta, come gli oneri generali di sistema, i servizi di rete e le imposte rimangono invariate, in quanto rappresentano delle quote fisse uguali per tutti i fornitori. Queste voci, stabilite dall’Autorità per l’Energia, dipendono dalla tipologia di cliente, domestico o non domestico, e dalla tariffa applicata: TD per i domestici e BTA per usi diversi dalle abitazioni.
Quando fare il Cambio Fornitore
Cambiare fornitore di energia elettrica e gas è molto semplice, così come succede per il cambio operatore telefonico. Anzi a differenza di quest’ultimo, il cambio gestore luce ed il cambio gestore gas non prevedono penali.
Se hai notato che la bolletta luce e la bolletta gas hanno registrato un aumento della spesa in questi ultimi mesi. È possibile che l’offerta attiva per le tue utenze sia scaduta e che le condizioni economiche siano state modificate o ancora che la tariffa scelta non è compatibile con te tue esigenze di consumo. C’è un modo per abbassare la bolletta? Il cambio fornitore può essere di grande aiuto per passare ad un gestore meno caro. Di questo può occuparsi per te ATUCONS che controlla periodicamente questi parametri e consiglia gli utenti quando è il momento di effettuare un cambio.
Come si effettua il cambio fornitore?
Possiamo rassicurare tutti i consumatori indecisi che il cambio gestore, anche chiamato switch, è molto più facile di quello che si pensa. Collegandosi direttamente online al Business Office, è possibile sottoscrivere un nuovo contratto di energia elettrica o gas per passare ad una tariffa più conveniente, cancellando il contratto precedente. Il cambio non comporta nessuna modifica tecnica al tuo impianto elettrico oppure al contatore. Inoltre non prevede nessun impegno dal punto di vista contrattuale e sei libero di cambiare gestore quando vuoi o di tornare indietro al Servizio di Maggior Tutela.
Cosa serve per il cambio fornitore?
Dati dell’intestatario del contratto: nome, cognome e codice fiscale
Dati fornitura: indirizzo e codice POD per l’energia elettrica e PDR per il gas
Il POD è un codice di 14 caratteri indicato in ogni bolletta.
Recapito telefonico e/o un indirizzo mail
Codice IBAN per l’eventuale domiciliazione bancaria.
Che cosa è il POD?
Il POD (Point of Delivery) è il codice alfanumerico nazionale di 14 caratteri che identifica univocamente il punto fisico in cui l’energia elettrica viene consegnata al cliente finale. Il codice non cambia anche se cambia il fornitore ed è riportato sempre nella prima pagina della bolletta oppure ricavabile sul display del contatore. Per facilitarne il riconoscimento, sappi che tutti i POD su rete Enel iniziano con la combinazione IT001E, su rete ARETI (ex ACEA) iniziano con la combinazione IT002E, mentre quelli su rete AcegasApsAmga con IT003E, ecc.
Che cosa è il PDR?
Il PDR (Punto di Riconsegna) è il codice numerico nazionale di 14 cifre che identifica univocamente il punto fisico in cui il metano viene consegnato al cliente finale. Il codice non cambia anche se cambia il fornitore ed è riportato sempre nella prima pagina della bolletta.
Quali sono i tempi per il cambio fornitore?
Le tempistiche per cambiare gestore sono stabilite da apposite leggi che indicano il termine per il recesso dal vecchio contratto che, ricordiamo, viene inoltrato dal nuovo gestore. Questo termine è il “preavviso” e coincide con il tempo massimo nel quale deve avvenire il recesso.
Cliente domestico: 1 mese a partire dal 1° giorno del mese successivo alla comunicazione;
Cliente non domestico: dal Servizio di Maggior Tutela 1 mese; dal mercato libero 3 mesi.
Quali sono i costi per il cambio fornitore?
SEMPRE GRATUITO nel mercato libero;
In alcuni casi il gestore può addebitare al cliente 16 € per i costi di bollo del nuovo contratto (mercato tutelato).
Devi fare una voltura o un subentro dell'energia elettrica?
Spesso queste due operazioni vengono confuse eppure si applicano in due situazioni differenti. Mentre con la voltura si procede al cambio di intestatario di un contratto di fornitura attivo (la luce in casa c’è già), con il subentro invece si avvia la pratica di riattivazione di un contatore chiuso dall’inquilino precedente.
Cosa serve per richiedere la voltura della luce
Dati del nuovo intestatario: codice fiscale, immagine o foto della carta d’identità, recapito telefonico, indirizzo email (consigliato)
Dati del precedente intestatario: nome, cognome e codice fiscale
Indirizzi nuovo intestatario: residenza, fornitura e recapito delle fatture
Il codice POD che trovi sulla bolletta del precedente inquilino
La lettura del contatore
La potenza impegnata in kW (indicata sulla bolletta del precedente intestatario)
Se preferisci pagare con addebito diretto su conto corrente, anche il tuo codice IBAN
Cosa serve per richiedere la voltura del gas
Qualsiasi sia il fornitore l’operazione da richiedere è sempre la stessa e si chiama voltura gas. Cosa si intende per voltura? La risposta è semplice: il cambio intestatario della bolletta gas. Per avviare la procedura dovrai conoscere il fornitore con cui sono attive le utenze (controlla che l’ex inquilino abbia lasciato una bolletta in casa e se così non fosse contattalo per recuperarne una).
Ti serviranno infatti sia i dati del vecchio intestatario che i dati della fornitura, che nel caso della voltura gas si riferiscono a PDR o matricola del contatore.
Dati del nuovo intestatario: codice fiscale, foto della carta d’identità, recapito telefonico, indirizzo email (consigliato)
Dati del precedente intestatario: nome, cognome e codice fiscale
Indirizzi nuovo intestatario: residenza, fornitura e recapito delle fatture
Indirizzi precedente intestatario: indirizzo dove inviare la bolletta di chiusura
Il codice PDR che trovi sulla bolletta del precedente inquilino o il numero di matricola sul contatore del gas
La lettura del contatore
Se preferisci pagare con addebito diretto su conto corrente, il tuo codice IBAN
Quanto costa cambiare l'intestatario della bolletta della luce?
I costi della voltura variano se ti trovi nel mercato libero o ancora nel servizio di maggior tutela. Per sapere in quale mercato si trova il fornitore con cui il precedente intestatario ha attive le utenze è sufficiente dare un’occhiata alla bolletta e vedere nella prima pagina se è indicato Mercato libero o Servizio di Maggior Tutela. Ad esempio se devi fare la voltura con un qualsiasi fornitore che opera nel mercato libero pagherai una cifra diversa rispetto a chi ha un contratto sottoscritto con il Servizio Elettrico Nazionale che opera in regime di tutela.
Servizio di Maggior Tutela
I costi di voltura in regime di maggior tutela sono fissati dall’ARERA (Autorità per l’energia), e sono pari a:
- 27,03€ per oneri amministrativi
- 23 € contributo fisso
- 16 € imposta di bollo
- Deposito cauzionale
- IVA (al 22 %)
Mercato Libero
Nel mercato libero, il costo della voltura dell’energia elettrica comprende:
- un eventuale contributo fisso di 27,03 € per oneri amministrativi
- nella maggior parte dei casi, una quota di servizio determinata dal fornitore e che può variare considerevolmente tra 20 € e 60 € (non richiesto dai fornitori selezionati da Atucons)
- un eventuale deposito cauzionale (non richiesto dai fornitori selezionati da Atucons)
- IVA (al 22%)
Quanto costa cambiare l'intestatario della bolletta del gas?
Il costo della voltura gas varia a seconda del mercato in cui è attiva l’utenza, cioè nel mercato tutelato oppure nel mercato libero:
- Se l’utenza del vecchio inquilino è attiva in Maggior Tutela dovrai pagare i costi amministrativi che variano a seconda del distributore locale e sono indicati nel contratto di fornitura;
- Se l’utenza è attiva nel mercato libero invece, oltre ai costi amministrativi destinati al distributore, i fornitore possono aggiungere dei costi per la gestione della pratica.
Quali sono i tempi per cambiare l'intestatario della bolletta della luce?
Le tempistiche della voltura dell’energia elettrica sono solitamente sono di circa 7 giorni lavorativi da quando è stata fatta la richiesta.
- 2 giorni per il fornitore per gestire la pratica
- 5 giorni per il distributore per aggiornare l’anagrafica relativa ai punti di prelievo
Ricorda che in questo modo accetti le condizioni del precedente inquilino. Il nostro consiglio è di confrontare le offerte una volta in cui la voltura sarà effettiva per scegliere l’offerta più adatta alle tue esigenze.
Quali sono i tempi per cambiare l'intestatario della bolletta del gas?
Calcolare bene i tempi per inoltrare la richiesta di cambio intestatario del contratto gas significa non restare senza gas il primo giorno nella tua nuova casa. Affinché la voltura sia effettiva sarà necessario un mese dalla data di inoltro della pratica. Al precedente inquilino invece, verrà recapitata la bolletta di chiusura.
Non c'è un contatore cosa fare?
Se il contatore non c’è devi procedere con l’allacciamento. La procedura di allacciamento puoi richiederla al distributore di zona, ma in quel caso verranno effettuati solo i lavori di installazione del contatore. Viceversa puoi inoltrare la richiesta al fornitore di tua scelta che farà da intermediatore tra te ed il distributore, ed attiverà il contatore subito dopo l’installazione. Optando per questa seconda soluzione, risparmierai un passaggio. Per richiedere l’allacciamento del contatore inserendo l’ulteriore documentazione necessaria.
C'è già un contatore, ma è chiuso cosa fare?
La pratica necessaria da avviare è il subentro o la prima attivazione, rispettivamente se il contatore è stato già attivato in precedenza oppure no. Nell’ultimo caso, infatti, soprattutto relativamente all’attivazione del gas, sarà necessario presentare dei documenti in più.
C'è già un contatore attivo cosa fare?
Se invece la casa dove andrai era già abitata da altri inquilini e c’è un contatore attivo, dovrai solo cambiare l’intestatario dell’utenza per intestarla a tuo nome. Devi cioè richiedere la voltura luce e/o gas,
Pratica allaccio energia elettrica
In generale i dati necessari per fare domanda di allacciamento sono:
- la potenza disponibile richiesta (quanti chilowatt)
- l’indirizzo della fornitura
- il numero della concessione edilizia
Per le case e le piccole aziende, l’allaccio viene effettuato sempre in bassa tensione. Infatti, a meno di una richiesta specifica dal cliente, i punti di prelievo fino a 100 kW sono allacciati in bassa tensione.
Pratica allaccio gas
Per la richiesta di allacciamento è necessario allegare l’ulteriore documentazione necessaria. In generale i dati necessari per fare domanda di allacciamento sono:
- l’indirizzo della fornitura
- i dati identificativi del cliente (nome e cognome, codice fiscale ecc.)
- l’uso per cui si richiede il gas, per esempio per cottura cibi, produzione acqua calda, soltanto riscaldamento oppure riscaldamento, cottura e acqua calda
- dati catastali dell’immobile
Il preventivo per l'allacciamento dell'energia elettrica
Se hai presentato la richiesta al fornitore, quest’ultimo la trasmette al distributore entro 2 giorni lavorativi. Il distributore poi, entro 20 giorni lavorativi dalla richiesta deve inviare al cliente il preventivo, che per legge deve contenere alcuni elementi per garantire chiarezza e trasparenza. Gli elementi che devono essere presenti nel preventivo per l’allacciamento dell’energia elettrica sono principalmente quelli relativi ai dati di rintracciabilità per identificare la richiesta, i tempi necessari per portare a termine l’operazione, i costi totali, le procedure necessarie per consentire l’esecuzione dei lavori, la durata del preventivo, …
Una volta che il cliente ha accettato il preventivo o paga il contributo previsto, il distributore deve realizzare l’allacciamento entro:
- 15 giorni lavorativi dalla data di ricevimento dell’accettazione se si tratta di lavori semplici (interventi facili come ad esempio l’installazione del contatore o il prolungamento di un cavo/tubo)
- 60 giorni lavorativi in caso di lavori complessi (interventi di tipo strutturale come ad esempio il passaggio di cavi/tubi sotto terra o dentro i muri)
Il preventivo deve essere valido per almeno 3 mesi. Dopo la scadenza, per ottenere l’allacciamento si deve ripresentare la richiesta.
Il preventivo per l'allacciamento del gas
Per l’allacciamento alla rete del gas la società di distribuzione deve inviare al cliente, entro 15 giorni lavorativi per i lavori semplici, o 30 giorni se complessi, il preventivo, che per legge deve contenere alcuni elementi per garantire chiarezza e trasparenza.
Gli elementi che devono essere presenti nel preventivo sono principalmente i codici di identificazione e rintracciabilità della richiesta, il tipo di utenza in oggetto, tipo di contatore da installare, tempi e costi dell’operazione di allacciamento, le procedure necessarie per consentire l’esecuzione dei lavori, e la durata di validità del preventivo, …
Una volta che il cliente ha accettato il preventivo o paga il contributo previsto, il distributore deve realizzare l’allacciamento entro:
- 10 giorni lavorativi dalla data di ricevimento dell’accettazione se si tratta di lavori semplici (con contatore fino alla classe G25)
- 60 giorni lavorativi in caso di lavori compless
Qual è il costo dell'allacciamento dell'energia elettrica
Allacciamento di tipo permanente
Il prezzo dell’operazione di allacciamento viene calcolato in relazione alla tipologia di fornitura dalla società di distribuzione sommando i contributi di “Quota distanza”, “Quota potenza” e “Quota fissa”, ad eccezione delle tipologie di allacciamenti classificati “particolari” (come ad esempio allacciamenti di roulotte, case isolate in territorio extraurbano, fabbricati, ecc.).
Quota distanza. La distanza è calcolata in linea retta tra la fornitura da allacciare e la più vicina cabina di trasformazione in servizio da almeno 5 anni (cabina di riferimento). Qual è il costo?
- Fino a 200 metri o, indipendentemente dalla distanza effettiva in caso di casa di residenza: 184,48 €;
- Quota aggiuntiva da 200 a 700 m.: per ogni 100 metri o frazione superiore a 50 metri 92,47 €;
- Quota aggiuntiva da 700 a 1.200 metri: per ogni 100 metri o frazione superiore a 50 metri 184,48 €;
- Quota aggiuntiva oltre 1.200 metri: per ogni 100 metri o frazione superiore a 50 metri 368,96 €.
Quota potenza: Si calcola in base alla potenza disponibile indicata dal cliente nella richiesta d’allacciamento. Per le forniture fino a 30 kW servite da un contatore con limitatore di potenza, la potenza disponibile è il 10% in più di quella indicata nel contratto di fornitura. Il costo è di 69,36 €/kW disponibile.
Quota fissa: Deve sempre essere versato dal cliente a copertura dei costi amministrativi sostenuti dal distributore per realizzare l’allacciamento. Il costo è di 27,03 €.
Di conseguenza per un cliente domestico desideroso di installare un contatore di 3 kW l’allacciamento costerà circa 440 €, IVA esclusa. Con l’IVA al 10%, il costo complessivo sarà di 484 € ai quali verrà aggiunto l’eventuale costo di gestione della pratica da parte del fornitore.
Allacciamento di tipo temporaneo
Per gli allacciamenti temporanei (quelli richiesti per una durata inferiore a un anno, eventualmente rinnovabile per un altro anno) il costo dell’allacciamento varia secondo i casi:
- se l’allacciamento è eseguito per un utilizzo prolungato nel tempo, a beneficio dei diversi soggetti che, in tempi diversi, presentano richiesta di connessione (es.spettacoli viaggianti), si applica il contributo forfetario previsto per un allacciamento permanente standard per la prima realizzazione dell’impianto; per le richieste di connessione successive si applica il contributo in quota fissa di 26,83 € e un corrispettivo in quota fissa di 27,03 €.
- se, invece, non è necessaria la realizzazione di una cabina di trasformazione MT/BT, e se la distanza non è superiore a 20 metri dall’impianto esistente, si applica un contributo a forfait.
- negli altri casi, il contributo è determinato sulla base della spesa relativa.
Qual è il costo dell'allacciamento del gas
Il costo di allacciamento alla rete gas varia da una zona all’altra. E’ determinato in base a quanto deciso dal distributore e dall’ente locale.
Installazione contatore del gas
L’allacciamento si completa con l’installazione del contatore, sempre di responsabilità del distributore. Le opere murarie necessarie per l’installazione invece, sono a carico del cliente. Il contatore deve essere installato vicino l’utenza e deve essere accessibile per il gestore di rete anche in assenza del cliente.
Se per l’installazione del contatore dell’energia elettrica e del gas hai contattato il distributore, ora dovrai occuparti della loro attivazione, altrimenti nel caso in cui tu abbia contattato il fornitore non dovrai fare altro.
Cosa serve per il subentro della luce
Per avere rapidamente di nuovo la luce in casa munisciti di tutti i dati e documenti necessari. Una volta raccolti potrai inserire nel Business Office tutte le informazioni necessarie e richiedere facilmente il subentro.
- Dati dell’intestatario del contratto: codice fiscale, foto carta d’identità, recapito telefonico, indirizzo email (consigliato)
- Indirizzi: residenza, fornitura e recapito delle fatture
- Il codice POD che trovi sulla bolletta del precedente inquilino o il numero cliente visualizzabile sul display del contatore
- La potenza impegnata in kW (se non la conoscete il contatore sarà riattivato con la stessa alla quale è stato chiuso e poi potrete scegliere se ridurla o aumentarla)
- Se preferisci pagare con addebito diretto su conto corrente, il codice IBAN
Cosa serve per il subentro del gas
Per avere rapidamente di nuovo il gas in casa munisciti di tutti i dati e documenti necessari. Una volta raccolti potrai inserire nel Business Office tutte le informazioni necessarie e richiedere facilmente il subentro.
- Dati dell’intestatario del contratto: codice fiscale, foto carta d’identità, recapito telefonico, indirizzo email (consigliato)
- Indirizzi: residenza, fornitura e recapito delle fatture
- Il codice PDR che trovi sulla bolletta del precedente inquilino o il numero di matricola che trovi sul contatore
- Se preferisci pagare con addebito diretto su conto corrente, il codice IBAN
Quanto costa fare il subentro dell'energia elettrica?
Nella seguente tabella sono riportati i costi del subentro con un fornitore della maggior tutela e con un fornitore del mercato libero.
Servizio di Maggior Tutela. Il costo totale dell’operazione è di ca. 67 €, di cui:
- 26,13 € per oneri amministrativi
- 23 € contributo fisso
- 16 € imposta di bollo
- Eventuale deposito cauzionale
Mercato Libero
- un contributo fisso di 26,13 € per oneri amministrativi
- una quota di servizio determinata dal fornitore e che può variare considerevolmente (tra 20 € e 60 €)
Quanto costa fare il subentro del gas?
Nella seguente tabella sono riportati i costi del subentro con un fornitore della maggior tutela e con un fornitore del mercato libero.
Servizio di Maggior Tutela: I costi amministrativi del subentro gas variano da un distributore locale all’altro e sono indicati nel contratto
Mercato Libero: I costi amministrativi del subentro gas variano da un distributore locale all’altro e sono indicati nel contratto. Solo nel mercato libero il fornitore può aggiungere un costo per la gestione della pratica
Se l’impianto è soggetto alla delibera 40/2014 (impianti trasformati, modificati o mai attivati prima) il fornitore addebita al cliente 40 € per gli impianti normalmente utilizzati per usi domestici.
Se l’accertamento non è stato possibile il fornitore addebita al cliente 15 € e se il Comune effettua verifiche sugli impianti, il fornitore addebita al cliente 60 €.
Quanto tempo ci vuole per un subentro del gas?
L’Autorità ha definito 12 giorni lavorativi come tempo massimo per l’attivazione di un contatore del gas metano da quando il cliente ha trasmesso la richiesta al fornitore:
- il fornitore ha 2 giorni lavorativi per passare la richiesta al distributore locale di gas metano
- il distributore ha 10 giorni lavorativi per inviare un tecnico e attivare il gas
Se per colpa del distributore la fornitura viene attivata oltre il tempo previsto il cliente ha diritto ad un rimborso automatico di 30 €.
Quanto tempo ci vuole per un subentro di energia?
L’Autorità ha definito 7 giorni lavorativi come tempo massimo per la riattivazione di un contatore dell’energia elettrica da quando il cliente ha trasmesso la richiesta al fornitore:
- il fornitore ha 2 giorni lavorativi per passare la richiesta al distributore
- il distributore ha 5 giorni lavorativi per eseguire l’attivazione del contatore
Se il distributore tarda nell’attivazione il cliente ha diritto ad un risarcimento automatico di 35 € se la l’attivazione è stata effettuata entro il doppio del tempo previsto, di 70 € entro il triplo del tempo previsto e di 105 € oltre il triplo del tempo previsto.